Descrizione
MNG PLUS Herboplanet APPORTO NUTRIENTI PER 20 ml: Succo concentrato di Melograno (Punica granatum L.) 12 ml, Puro succo di Noni (Morinda citrifolia L.) 8 ml, Estratto secco di Goji (Lycium barbarum L.) titolato al 50 % in polisaccaridi 600 mg (apporto in polisaccaridi 300 mg), Selenito di sodio 170 μg (apporto in Selenio 70 μg = 127,27% RDA).
MNG PLUS Herboplanet NOTE SU ALCUNE PIANTE: il MELOGRANO (Punica granatum), di origine persiana, veniva già usata nell’antichità, come ben documentato sia nell’arte che nella letteratura. Esso è uno dei primi frutti coltivati di cui abbiamo conoscenza. Dalla pianta di melograno si utilizza non solo il frutto ma anche la buccia e la radice che possono essere usate per vari scopi medicinali. Infatti, nella medicina tradizionale cinese, fin dai tempi antichi, il melograno era considerato uno dei rimedi per l’infertilità nelle donne. Esso può essere usato nelle infezioni causate da tenie e nella dissenteria (Caceres A, Giron LM, Alvarado SR, Torres MF. Screening of antimicrobial activity of plants popularly used in Guatemala for treatment of dermatomucosal diseases. J Ethnopharmacol 1987;20:223-237). Viene anche comunemente impiegato nel trattamento di alcuni stati cronici agli arti inferiori e superiori. Soprattutto, il melograno viene considerato uno dei migliori frutti disponibili nella lotta contro le malattie in genere a causa dei suoi alti livelli di vitamine, minerali e antiossidanti (questa pianta risulta essere un potente antiossidante, superiore al vino rosso e uguale o migliore del tè verde). Le proprietà astringenti del suo frutto sono state usate per trattare varie problematiche (ferite, mal di gola, gengiviti e periodontite). Il melograno è un’ottima fonte di vitamina C: esso provvede al 10-20% del fabbisogno giornaliero raccomandato (RDA). Le potenti proprietà antiossidanti del suo frutto sono state attribuite al suo alto contenuto di polifenoli solubili (Gil MI, Tomas-Barberan FA, Hess-Pierce B, et al. Antioxidant activity of pomegranate juice and its relationship with phenolic composition and processing. J Agric Food Chem 2000;48:4581-4589). Prove in vitro su colonie cellulari normali e cancerose del colon hanno dimostrato che il suo succo ha un forte potere antiproliferativo e antiossidante, nonché presenta effetti proapoptitici (abbattimento della concentrazione plasmatica) maggiori rispetto ai singoli principi attivi purificati: questo probabilmente è il risultato di una azione sinergica tra i composti contenuti nel frutto. La ricerca dimostra che il suo succo può essere cardio protettivo (Sumner MD, Elliott-Eller M, Weidner G, et al. Effects of pomegranate juice consumption on myocardial perfusion in patients with coronary heart disease. Am J Cardiol 2005;96:810-814), può ridurre i fattori di rischio (come l’accumulo di colesterolo, le cosiddette “cellule-schiumose” nei macrofagi, e lipoproteine ossidate a bassa densità [LDL]) senza inficiare l’LDL originario. I risultati degli studi condotti su pazienti diabetici hanno mostrato che un’integrazione alimentare a base di succo di melograno dava effetti benefici antiossidanti sui macrofagi: questo implica che ci potrebbe essere una riduzione nello sviluppo dell’arteriosclerosi (Aviram M, Volkova N, Coleman R, et al. Pomegranate phenolics from the peels, arils, and flowers are antiatherogenic: studies in vivo in atherosclerotic apolipoprotein E-deficient (E°) mice and in vitro cultured macrophages and lipoproteins. J Agric Food Chem 2008;56:1148-1157); l’estratto del fiore di melograno sembra ridurre i seguenti fattori nei pazienti diabetici di tipo 2 e affetti da accresciuta fibrosi dovuta a scompenso cardiaco: iperglicemia, iperlipidemia, grasso nel cuore (Rosenblat M, Hayek T, 69. Aviram M. Anti-oxidative effects of pomegranate juice (PJ) consumption by diabetic patients on serum and on macrophages. Atherosclerosis 2006;187:363-371). Non è ancora stato scoperto il rimedio che ci possa garantire dagli effetti del processo d’invecchiamento, nessuno ha mai scoperto la strada che porta all’immortalità, ma senz’altro è possibile rallentare in misura considerevole il processo d’invecchiamento, è quasi incredibile quanti anni possono essere aggiunti alla vita di ciascuno di noi, anni ed anni di vita sana e felice. Il Dr. Heinicke, biochimico, ha scoperto che il frutto del NONI Hawaiano (Morinda citrifolia) contiene un alcaloide precursore di un composto vitale denominato xeronina, precursore della xeronina è la proxeronina, questo alcaloide è contenuto anche nell’Ananas, ma il frutto del Noni lo contiene in misura maggiore di 800 volte. Il corpo produce la xeronina per attivare gli enzimi e far si che funzionino in modo adeguato, tantissime malattie si sviluppano a causa del malfunzionamento enzimatico. Senza la xeronina la vita cesserebbe, il frutto della Morinda citrifolia, contenendo la proxeronina ha la possibilità di aumentare i livelli di xeronina dando un notevole contributo alla salute ed alla protezione delle cellule. Il Noni è probabilmente la fonte migliore di proxeronina che oggi si conosca. La proxeronina contenuta nel Noni aumenta la produzione di xeronina, la quale sembra essere in grado di regolarizzare la forma e l’integrità di alcune proteine che contribuiscono individualmente alle specifiche attività cellulari. Secondo le teorie del Dr. Heinicke, la proxeronina contenuta nel frutto del Noni Hawaiano può essere usata come coadiuvante nella cura di diverse malattie (senilità, artrite, pressione sanguigna alta e bassa). La parola “GOJI” è un’approssimazione della pronuncia di gǒuqǐ (枸杞), il suo nome in parecchi dialetti cinesi, è denominato commercialmente (in lingua inglese) goji berry. Inoltre, Wolf berry, è il nome comune inglese per il frutto di due specie strettamente collegate: Lycium barbarum e Lycium chinense: famiglia delle Solanacee che include anche le patate, il pomodoro e il tabacco. È nativo del sud-est dell’Europa e dell’ Asia (nord dell Cina, Tibet, e Himalaya). Le specie Goji sono piante perenni che crescono fino a 3 metri. L. chinense cresce nel sud della Cina e tende ad essere un po’ più bassa, mentre L. barbarum cresce nel nord e tende ad essere un po’ più alta. Nell’emisfero settentrionale, la sua fioritura avviene da giugno a settembre e la maturazione delle bacche da Agosto ad Ottobre, a seconda della latitudine, altitudine e clima. Queste specie producono una bacca di colore rosso-arancio acceso e bacche di forma ellissoide e di 1-2 cm di lunghezza. In particolare, in Cina come in Tibet, le sue bacche sono credute essere una fonte di giovinezza da 1500 anni e la medicina tradizionale asiatica celebra, da parecchi secoli, le bacche di Goji come un frutto riequilibrante che ci aiuta a mantenere uno stato di benessere. Questa pianta cresce soprattutto nelle aree bagnate dal Fiume Giallo che fertilizza il suolo in maniera naturale attraverso una polvere minerale gialla che è presente nelle sue acque. Ecco perché nessun tipo di fertilizzante o additivo chimico vengono usati per rendere così dolce il sapore di questo frutto. Dagli inizi del XXI secolo c’è stata una sempre maggiore attenzione nei confronti del Goji a causa del suo valore nutritivo e del suo contenuto antiossidante. La lista dei benefici del Goji è enorme: è uno dei più forti antiossidanti in natura; aiuta il sistema immunitario stimolandolo a purificare la pelle e producendo un’azione tonico-energizzante nell’organismo. Attraverso i suoi agenti antiossidanti, il Goji protegge il DNA e riduce i rischi cardiovascolari e di malattie metaboliche. Le bacche di Goji contengono più vitamina C persino degli agrumi. Le Vitamine C sono anche antiossidanti essenziali che riducono la percentuale di radicali liberi dannosi dal sangue, come ad esempio il molondialdeide, che a sua volta previene i radicali liberi che inducono stanchezza e invecchiamento. Il componente chimico che dà a questa pianta tale effetto benefico è il betasitosterolo (anche chiamato cincolo). La betaina e i grassi acidi essenziali che esso contiene aiutano a disintossicare il fegato: ecco perché viene anche chiamato “il frutto della vita”. In accordo con ciò che risulta dal test “ORAC” (protocollo standard del Ministero dell’Agricoltura Americano in grado di misurare il potere disintossicante degli alimenti), l’uva nera contiene 5.000 unità ORAC di potere ossidante, l’arancio 750 e il Goji ben 30.000: il 600% in più del succo di uva nera. Inoltre, 15 grammi di bacche essiccate coprono l’intero fabbisogno giornaliero (RDA) di sostanze antiossidanti. Il SELENIO è un minerale antiossidante, in grado di contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi. Il dottor Harman è riuscito a prolungare la vita media degli animali da laboratorio somministrando antiossidanti e la validità dei suoi risultati è stata confermata da molte ricerche successive. Passwater e Welker (American laboratory, maggio 1971) affermano che la terapia antiossidante, da sola, dovrebbe aggiungere dai 5 ai 10 anni alla nostra vita.
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CONSIGLI D’USO: 10 ml, 2 volte al giorno, assunti con l’apposito dosatore.
Rimedio Naturale VEGANO
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